Arctirelieve svolge la sua azione di protezione a livello epatico grazie alle sue proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti. Risulta, inoltre, un ottimo alleato per contrastare le problematiche della pelle e favorisce l’eliminazione delle tossine.

MECCANISMO D’AZIONE

L’azione protettiva della Bardana nei confronti delle patologie infiammatorie della sfera epatica si spiega, soprattutto, nella connessione diretta tra la sua attività antinfiammatoria e quella antiossidante. Tra i principi attivi di maggior interesse, costituenti il fitocomplesso della Bardana, troviamo i flavonoidi, come quercetina, apigenina e kaempferolo, i lignani, tra i quali l’arctigenina ed il suo glicoside arctina, e i polisaccaridi. L’azione sinergica delle molecole consente un approccio alle problematiche epatiche in un’ottica ad ampio spettro. Le proprietà antiossidanti di flavonoidi e lignani permettono di limitare il danno ossidativo tipico dell’infiammazione, grazie anche all’incremento dell’attività di enzimi e molecole antiossidanti come superossido dismutasi (SOD) e glutatione (GSH). L’azione epatoprotettiva della bardana si può, quindi, spiegare mettendo in stretta relazione la sua attività di radical scavenging e di protezione dai danni dello stress ossidativo, con quella di regolazione a livello dei mediatori pro ed anti infiammatori. Infine, come da lungo tempo annoverato nella medicina tradizionale, un corretto funzionamento del fegato consente un miglioramento dello stato di salute della pelle, risolvendo gli stati infiammatori e promuovendo l’incremento dell’eliminazione delle tossine.

BIBLIOGRAFIA

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